giovedì 4 marzo 2010

Bambini: atti e azioni iqualificabili

Cari amici, cos'altro ancora dovrà avvenire in questa nostra società per fare in modo che, chi di dovere, compia le necessarie azioni nei confronti di "persone" non degne di questo nome? Mi riferisco all'episodio dei bambini sottosposti ad una violenza gratuita solo per aver sporcato una toilette.Il fatto è accaduto a Briona, un piccolo paese del Novarese. La bidella, autrice del fatto avallato dalle due maestre presenti, si chiama Maura. Ebbene, questa signora va cacciata via immediatamente e non trasferita in un'altra scuola come è avvenuto. Il direttore scolastico ha aperto un procedimento contro le due maestre le quali, visto l'atto che hanno compiuto, maestre non dovrebbero essere. Essere "maestra elementare" significa avere le qualità, la sensibilità, la cultura e l'educazione per trasmettere ai piccoli allievi, che si affacciano sullo scenario della vita, le proprie conoscenze, il proprio sapere. Cosa possono avere imparato da un gesto così profondamente negativo? Quali ripercussioni sul loro equilibrio psichico? Porteranno per sempre dentro di loro il marchio di una violenza senza ragione e la violenza, capiamolo bene tutti, non ha mai una ragione! Magari qualcuno di loro, in età adulta, compirà lo stesso gesto su di un piccolo o qualcosa di peggio! E allora? Si andranno a ricercare le motivazioni? Ci si meraviglierà come mai "una persona così per bene" abbia potuto fare ciò che ha fatto! Questi sono i motivi in conseguenza dei quali la bidella va mandata a fare altro mestiere (che non la veda a contatto dei bambini) e le maestre siano impiegate in altro modo: esse non sono degne di insegnare! Ancora una volta i più deboli hanno subito dei soprusi da parte di coloro addetti (e pagati) a tutelarne e salvaguardarne l'incolumità. VERGOGNA!!!!!!!!
Pietro Serarcangeli

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